In qualità di Professore Ordinario di Psicologia Clinica, sono stato prima titolare della cattedra di Psicologia nella Facoltà di Magistero dell’Università di Torino e successivamente ho diretto per oltre 20 anni la Sezione di Psicologia del Dipartimento Materno Infantile della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Brescia. Ho lavorato come psicoanalista, psicoterapeuta, supervisore e ricercatore a Milano e a Brescia. Insieme ai colleghi Alessandro Salvini e Enrico Molinari sono stato fondatore e presidente del Collegio dei Professori e Ricercatori Universitari Italiani di Psicologia Clinica. Come sessuologo ho insegnato presso il Centro Interdisciplinare per la Ricerca e la formazione in Sessuologia (CIRS, aderente FISS).
Questo sito è freee ha l’esclusivo scopo di costituire una guida per chi vuole consultare i testi scientifici che contrassegnano la mia ricerca sui temi della psicoanalisi e delle neuroscienze, soprattutto laddove v’è un dovere civico di chiarire scientificamente i pregiudizi e le false cognizioni, scientificamente false, che permeano tutt’ora la cultura generale italiana, generando confusione sociale e tensioni politiche. Per questo specifico scopo scrivo e aggiorno post divulgativi, come piccoli compendi di articoli di chiarimento. Buona lettura!
Perché? Da anni si parla della crisi della scuola italiana. Molte riforme senza risultati. Insoddisfazione di studenti, famiglie e insegnanti. Siamo sicuri che il problema della scuola sia solo in un deficit istituzionale e di risorse?
Ho usato il termine “bodybrainmind” per la prima volta nel 2017, spiegando come si doveva intendere la cosiddetta psicosomatica alla luce delle più recenti ricerche scientifiche.
Si discute molto, attualmente, sul “gender”, inteso però non nel suo originario significato di identità strutturale profonda, bensì, semplicisticamente, basandosi su manifestazioni comportamentali che vengono siglate LGBT+(acronimo italiano di: Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender) ere lamate per un riconoscimento legale e sociale di un nuovo particolare “sesso”.
Prima di Freud, si dava per scontato che la Psicologia riguardasse ciò che si poteva capire e descrivere nel modo più chiaro possibile con un esame rigoroso su come funzionasse e cosa fosse la mente umana.
Il pregiudizio è una sorta di convinzione intima, spesso inconsapevole, misconosciuta e talora esplicitamente negata dal soggetto, che si esprime, e si può intravedere nella sua condotta, nel modo di pensare e soprattutto di agire, spesso a dispetto di cognizioni conosciute contrarie a quanto invece detta e fa fare il pregiudizio.