wait...
Cerca contenuti

11. Formazione operatori sanitari

Il progresso della medicina ha tecnicizzato e parcellizzato in tante specializzazioni la professionalità del medico, cosicché egli non è oggi più in grado di esplicare la globalità di quell’operato curativo umano che in passato ha costituito il carisma della sua figura e che fece dire agli antichi medicus ipse farmacum. Il paziente sta diventando per il medico un pezzo di una macchina da riparare da parte del rispettivo specialista. Si parla oggi della necessità di riumanizzare la medicina e di demedicalizzare i servizi. A fronte di questo grosso evento scientifico e sociale, il legislatore sembra avere provveduto riqualificando altri operatori –si pensi soprattutto all’infermiere- e a istituirne molti altri, con differenti competenze. Sono state così costituite le ventidue lauree (oltre quelle tradizionali di medico e di odontoiatra), prima triennali e oggi quinquennali, che hanno ampliato e differenziato le competenze un tempo riunite nella figura del medico. In particolare si è inteso devolvere ad altri operatori le competenze e le mansioni tipicamente umane esplicate attraverso le capacità relazionali. Psicologia Clinica e Neuroscienze hanno oggi dimostrato come la qualità della relazione dell’operatore con il paziente abbia un effetto (psicosomatico) sui processi biologici, che può essere terapeutico così come invece iatrogeno. L’elaborazione cognitivo-affettiva del cervello del paziente in relazione con l’operatore –le neuroscienze hanno messo in rilievo il dialogo non verbale inconsapevole dei due cervelli destri- modula infatti i di lui processi di malattia e di salute. La realizzazione di un buon caring, anziché di un asettico curing, non ha pertanto il semplice valore di dare soddisfazione al paziente, ma costituisce un dovere terapeutico al pari di ogni altro sussidio che voglia essere curativo e preventivo. Tutto ciò però non si è realizzato e l’istituzione che si voleva adeguare ha continuato a operare in senso contrario, secondo i più popolari pregiudizi del medicalismo, come descritto nella precedente area. Per realizzare l’intento del legislatore sarebbe d’altra parte occorso provvedere a formare operatori adeguati: in ben tredici delle ventidue nuove lauree il legislatore ha introdotto nei curricula differenti discipline psicologiche, nonché sociologiche, antropologiche e pedagogiche. Ma l’intento legislativo cozza contro due potenti e concorrenti fattori avversi:
  1. conferire competenze relazionali implica incidere sulla formazione di quanto costituisce la struttura affettiva caratteriale dell’operatore: ciò comporta strumenti didattici del tutto inconsueti nell’accademia universitaria
  2. il secondo fattore avverso è costituito dalla carenza di docenti idonei, aggravata oggi dalla più generale carenza di risorse per l’università
I docenti oltretutto avrebbero dovuto avere il compito di costruire un corpus di discipline ognuna differenziata rispetto ad ogni diverso operatore, e diverse anche rispetto a quelle tradizionalmente insegnate. Per esempio la Psicologia Clinica che necessita a gli psicologi, o quella opportuna per i medici, non può essere la stessa per i fisioterapisti, né esserne uguale a quella adatta alle ostetriche, o agli assistenti sanitari. Si imporrebbe una non indifferente ricerca sulla didattica che necessiterebbe di docenti competenti e disponibili, mentre al contrario, per le difficoltà economiche, l’università è costretta a arruolare precari a malapena competenti di una generica psicologia; o di un altrettanto generica sociologia o pedagogia. Questo stato di cose rende impossibile l’applicazione di strumenti formativi diversi da quelli tradizionali. Così, purtroppo, i nostri “operatori dell’aiuto” non hanno di fatto, né forse mai potranno avere, le competenze per mettere in atto una relazione terapeutica, e neppure avere in chiaro in che consista la “relazione”, mentre l’organizzazione sanitaria continuerà ad esercitare effetti negativi. Ci si preoccupa della Salute, ma a malapena si ottiene la sanità. Una effettiva ed efficace Psicologia Clinica (ma anche questa la si fraintende: cfr. Area 1) dovrebbe risultare dal concorrere di adeguate riforme, sia dell’attuale organizzazione sanitaria sia della formazione di tutti gli operatori che vi lavorano: Psicologia Sociale e delle Organizzazioni, dunque, e Psicologia Clinica, non fraintesa però in senso riduttivo e medico come cura dei casi etichettati come “psicopatologici”. L’opera di Imbasciati e dei suoi collaboratori percorre un iter di pubblicazioni che va dall’esame del recepimento delle scienze psicologiche da parte della cultura sanitaria, fino alla stesura di trattati sulle competenze psicologiche necessarie ai vari operatori, e infine alle difficoltà ingravescenti di poterle costruire e conferire a tutti i nuovi “dottori” in psicologia.
Autore/i volume: Imbasciati A., Cena L.

La Psicologia Clinica Perinatale è una nuova disciplina specialistica integrata che si costituisce nell’apporto di molteplici e differenti discipline, psicologiche, neurobiologiche, sanitarie, sociali, mediche ed è rivolta alla promozione di un’assistenza ai genitori e alle famiglie per un aiuto nelle difficolta del loro percorso genitoriale.

Autore/i volume: Imbasciati A., Cena L.

Il funzionamento e la microstruttura del cervello umano non sono dati dalla Natura, ma dipendono dai particolari apprendimenti che progressivamente vanno a costruire le reti neurali di quel singolo cervello.

Autore/i volume: Imbasciati A.

Una ultracinquantennale esperienza in Università – studente, poi ricercatore, docente, responsabile di formazione di altri ricercatori – insieme a una quarantennale esperienza di psicoanalista testimoniano, in una raccolta di ricordi, la passione per la ricerca scientifica e l’amarezza di constatarne la lenta morte nello sfacelo dell’Università Italiana.

Autore/i volume: Cena L., Imbasciati A., Baldoni F.

La struttura individuale della mente umana viene a costruirsi sulla base della qualità delle relazioni che l’individuo poté avere nella sua prima infanzia.

Autore/i volume: Imbasciati A., Dabrassi F., Cena L.

In questi ultimi trent’anni le ricerche della Psicologia dello Sviluppo (in particolare l’Infant Research), della Psicologia Clinica, della Psicoanalisi, della Neuropsichiatria Infantile e delle Neuroscienze hanno evidenziato una convergenza nel dimostrare come i primissimi tempi della vita siano decisivi per la strutturazione della mente, nonché del cervello stesso.

Autore/i volume: Imbasciati A., Buizza C.

Neuroscienze, Psicologia Sperimentale ed altre scienze psicologiche hanno ampiamente dimostrato come tutte le sensazioni e gli eventi corporei dipendano dal S.N.C., cioè delle strutture neuropsichiche che si sono costruite nel singolo individuo.

Il Progetto Accoglienza
[344]
Autore/i articolo: Apostoli P., Imbasciati A., Ghilardi A., Bresciani R., Della Vedova A., Buizza C., Cristini C.
I malnati
[321]
Autore/i articolo: Imbasciati A.
Commento all’editoriale Renzo Carli: psicologia e medicina nelle prospettive di riforma universitaria
[313]
Autore/i articolo: Imbasciati A.
Psicologia Clinica Perinatale nei difficili percorsi della filiazione pretermine
[307]
Autore/i articolo: Cena L., Imbasciati A.
L’accoglienza matricole nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Brescia
[301]
Autore/i articolo: Cristini C., Imbasciati A., Ghilardi A., Cena L., Della Vedova A., Buizza C., Bresciani R., Apostoli P.
Maternity Social Support
[300]
Autore/i articolo: Dabrassi F., Imbasciati A., Della Vedova A.
La comunicazione degli affetti: il farmaco dell’intersoggettività
[305]
Titolo volume: Nascere. Le parole per dirlo
Autore/i volume: Casalini Farinet M.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Lo psicologo clinico e la malattia
[295]
Titolo volume: Narrare la malattia
Autore/i volume: Ricca G.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Pensiero, creatività e memoria nello scorrere delle età
[252]
Titolo volume: L'anziano e la sua psicologia
Autore/i volume: Cristini C.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Editore: Fondazione Richiedei, Brescia, 2007, pp. 85-96
Le angosce di morte negli operatori sanitari
[245]
Titolo volume: Vivere il morire
Autore/i volume: Cristini C.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Strutture emotive nella formazione dello psicologo clinico 
[230]
Titolo volume: Psicologia Clinica: dialoghi e confronti
Autore/i volume: Molinari E., Labella A.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Gli equivoci sulle psicoterapie
[222]
Titolo volume: Psicologia Clinica: dialoghi e confronti
Autore/i volume: Molinari E., Labella A.
Autore/i capitolo: Imbasciati A.
Tecnologie e transività elimineranno il farmaco dell’intersoggettività
[279]
Autore/i atto: Imbasciati A.
Nome convegno: Atti II Congresso Federazione Italiana Ostetricia e Ginecologia, Torino, 1-3 Dic 2009
Editore: Ristampa in Nascere, Torino, 2009