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La memoria è nel cervello?

7 Aprile 2022

Perché spesso non si ricordano cose che siamo sicuri di avere in memoria? Se la memoria è nel cervello, cosa è che fa, o non può fare il cervello per farcela, o non farcela, ricordare?

La domanda procede dal pregiudizio che vi sia una corrispondenza tra ciò che si presenta nella mente (cosciente) e ciò che accade nel cervello, come se il ricordo dovesse avere la sua copia originale nel cervello.

Cervello ≠ Archivio

Ma il cervello non è un archivio di filmati. Il cervello è costituito da reti neurali in continua modificazione a seconda delle informazioni che continuamente gli giungono, e nella sua attività nel produrre e regolare tutte le funzioni necessarie alla vita: motorie, organiche, corporee e biologiche, e soprattutto mentali, della gran parte delle quali non ci accorgiamo (si pensi al lavoro mentale inconsapevole che conduce a conclusioni o a comportamenti “intelligenti” e nuovi).

Tutto questo è stato imparato, dalla nascita lungo tutta la vita: tutte queste funzionalità sono state acquisite e dunque sono “in memoria”.

Ricordo ≠ Memoria

Il ricordo non è la “memoria” e “memoria” non significa ricordare. Il ricordo è soltanto il risultato cosciente di una delle tante operazioni che le reti neurali mettono in funzione, a seconda dell’economia di quanto altro sta facendo quel cervello. Il quale è sempre in attività, anche nel sonno.

Per esempio: se in questo momento sono impegnato in una manifestazione sportiva, il mio cervello sta mettendo in funzione la memoria di come i miei muscoli devono contrarsi o rilasciarsi per garantire la migliore performance.

Il cervello è impegnato nell’attività di come regolare ogni singolo fascio muscolare, di ogni parte del corpo, ma il soggetto non sta ricordando tutto quello che il cervello imparò nell’allenamento: non ne è consapevole.

Più frequentemente non si è consapevoli di ciò che sta facendo il cervello, perché in quel momento sta lavorando, in un lavoro non consapevole, nel mettere insieme (connettere) tante altre memorie che poi sfoceranno in una qualche comprensione che chiamiamo intelligenza, o riflessione, cognitiva e affettiva, entro di sé.

Cervello = Memoria

Il cervello è la memoria di tutto quanto abbiamo imparato. Anche quanto chiamiamo carattere, personalità, affetti, è frutto di un apprendimento, soprattutto perinatale, che non può essere scomposto negli elementi che a suo tempo il cervello organizzò, senza coscienza alcuna. Nella cultura corrente facciamo confusione usando come sinonimi “ricordo” e “memoria”.

Eppoi … c’è un altro pregiudizio: perché mai il cervello dovrebbe obbedire a quel che la nostra mente cosciente vuole?

Suggerimenti

Leggi dall’elenco generale delle pubblicazioni i numeri: 381, 380, 377, 375, 372, 361, 357

  • [ 381 ] Coscienza, inconscio, memoria, Mimesis 2022
  • [ 380 ] Imbasciati A., The unconscious and consciousness of the memory: a contribution from Neuroscience, International Forum of Psychoanalysis, 2020, vol. 29, 2, 115-124
  • [ 377 ] Imbasciati A., Bodybrainmind, Mimesis, Milano 2020
  • [ 375 ] Imbasciati A., Una vita “con” la psicoanalisi: la costruzione del cervello e il futuro dell’umanità, Mimesis, Milano, 2019, vol. pp. 338
  • [ 372 ] Un contributo dalle neuroscienze: inconscio e coscienza della memoria - Psicoterapia e scienze umane, 2018
  • [ 361 ] Imbasciati A., Psicoanalisi e Neuroscienze: quale memoria con quale coscienza? nuova metapsicologia, Il Ruolo Terapeutico, 2017, 2, 9-40.
  • [ 357 ] Imbasciati A., L’inconscio come memoria e la diffidenza degli psicoanalisti verso le Neuroscienze, G.I.P Giornale Italiano di Psicologia, 2016, XLII, 1-2, pp. 371-383.

[ Articolo modificato il 21/10/2022 ]

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