La psicoanalisi è una scienza, fondata da Freud, che si propone di studiare la psiche al di là di quanto ogni singolo essere umano possa in coscienza descrivere e affermare su sé stesso.
Nel linguaggio corrente con la dizione “teoria di Freud” si intende genericamente tutto quanto uno possa pensare su quello che scrisse Freud: le sue scoperte, il suo metodo per scoprire cosa nasconde la mente umana e, soprattutto, l’applicazione del suo metodo come cura per chi abbia non meglio definiti problemi psichici.
Sotto l’etichetta “teoria di Freud” resta indefinito cosa si intenda per “teoria”, visto che in tutti i vocabolari di tutte le lingue tale termine ha molteplici e differenti accezioni. In particolare resta indefinito se questa “teoria” si riferisca alle ipotesi esplicative che Freud a suo tempo prospettò sul funzionamento della mente, piuttosto che al metodo e a quel che con questo si è scoperto e poi sviluppato (per approfondire, il mio "La psiconalisi funziona").
La psicoanalisi è cambiata
Tutta la psicoanalisi, dopo quasi un secolo dalla morte di Freud è cambiata: questo rende ancor più indefinibile cosa si intenda con “teoria di”. Forse bisognerebbe dire che la scienza inaugurata da Freud è cambiata: tutte le scienze cambiano, se progrediscono.
La psicoanalisi, sia nelle spiegazioni del funzionamento mentale che si sono succedute nella pratica clinica, sia in quelle che sono delineabili in base alle neuroscienze, è oggi molto diversa da quelle di alcune decadi addietro.
Pertanto, visti i progressivi cambiamenti, nonché l’incertezza sul termine “teoria”, non ha senso dire che la psicoanalisi è la teoria di Freud. Potremmo soltanto dire che Freud trovò un metodo per scoprire processi mentali non consapevoli e che questo ha dato origine a una scienza e a una prassi terapeutica, nonché a molteplici e diverse enunciazioni di tipo teorico su come si sviluppi e come funzioni la mente.
Purtroppo nel nostro paese regna una serie di tenaci e antichi pregiudizi sulla mente, che, insieme a una generale ignoranza delle scienze umane, ha generato approssimazione e confusione circa termini e concetti precisi, dando origine a domande senza senso.
A tale situazione ha notevolmente contribuito il fatto che, in mancanza di una adeguata legislazione, sono proliferati una gran quantità di psicoterapeuti che si dichiarano psicoanalisti (il termine psicoanalista non è legalmente protetto), che usano nozioni psicoanalitiche nelle più svariate psicoterapie (che hanno nel nostro paese una legislazione scientificamente ambigua e non controllabile), senza essere sufficientemente competenti nelle scienze sottese sia alla psicoanalisi che ad altre scienze psicologiche.
Non esistono in Italia riconoscimenti legali di scuole dichiarate specificamente di psicoanalisi. Esistono solo scuole private che possono essere riconosciute dallo stato, però entro il generico termine di scuole di psicoterapia, che ricomprende sotto unica denominazione una grande varietà di competenze terapeutiche differenti tra di loro e diverse dalla psicoanalisi.
Suggerimenti
Consulta Area 1, “Psicoanalisi, Psicologia Clinica, psicoterapie”, in particolare la pubblicazione # 268:
Imbasciati A., Cristini C., Dabrassi F., Buizza C., Psicoterapia: orientamenti e scuole. Scienza, misconoscenza e caos nell’artigianato delle psicoterapie, C.S.E. Centro Scientifico Editore, Torino, 2008, vol. pp. 298. Acquisito da Edi-Ermes, Milano.